«Tutto li ricorda: non c’è monte, burrone, bosco, pietra, fontana o grotta, che non sia legata a qualche loro impresa memorabile, o che non abbia servito da rifugio o nascondiglio; non c’è luogo nascosto che spesso gli servisse di ritrovo; non c’è cappelletta in campagna dove non lasciassero le lettere minatorie e non aspettassero i riscatti. I luoghi… hanno preso nome dai loro fatti.» (Carlo Levi)
1861-1864
Alla fine del suo libro su Ninco Nanco, (QUIRINO BIANCHI, LA STORIA DEL BRIGANTE NINCO NANCO, Volume in 16' pp. 154, Cerchio 1999, Euro 8.50 ==== *Vita di Ninco-Nanco: brigante sanguinario di Avigliano in Basilicata / Quirino Bianchi; indroduzione !] a cura di Mario Proto. - Manduria etc.] : P. Laicata, c2001 (stampa 2002). - 187 p. : ill. ; 19 cm.). Quirino Bianchi riporta alcuni documenti riguardanti il periodo del brigantaggio ad Avigliano.
Fra questi vi è il seguente:
“Notamento approssimativo, esistente nell’Archivio municipale di Avigliano, dei briganti fucilati e di quelli uccisi in azione nel territorio di Avigliano dal 13 agosto 1861 alla morte di Ninco-Nanco.
13 agosto 1861. Due briganti ignoti, uccisi in azione alla Serra dei Daini.
1 settembre 1861. Ferrara Scazzotta fucilato a Filiano.
21 maggio 1862. Due briganti ignoti uccisi nell’attacco alla Toppa, al quale presero parte soldati e guardia nazionale.
28 settembre 1862. Giuseppe Papariello di Vietri, preso nell’attacco che la 16^ compagnia e la cavalleria Mennuni ebbero contro i briganti in vicinanza d’Escalunga, è fucilato al Castello di Lagopesole.