In occasione della "Giornata della Memoria" del 27 Gennaio - istituita dal Parlamento italiano al fine di ricordare lo sterminio del popolo ebraico, le leggi razziali, nonchè coloro che si sono opposti al progetto di sterminio - anche quest'anno l'Associazione Pro Loco di Filiano ha promosso manifestazioni al fine di stimolare, soprattutto da parte dei giovani, la voglia di conoscere, di studiare ed approfondire la storia della Shoah e di promuovere la cultura del rispetto delle diversità.
Le iniziative, articolate in più giorni, sono promosse in collaborazione con l'Istituto comprensivo di Avigliano Frazioni-Filiano e la Biblioteca comunale di Filiano, e con il patrocinio del Comune di Filiano, della Regione Basilicata e del Comitato UNPLI Basilicata.
Il programma prevede un incontro dal titolo "Lacrime di storia": la Shoah e i bambini, la mostra Chi vuol vedere la mamma faccia un passo in avanti. I 20 bambini di Bullenhuser Damm, una carezza per la memoria, e alcune proiezioni di film sulla Shoah.
Mostra
Chi vuol vedere la mamma faccia un passo in avanti.
I 20 bambini di Bullenhuser Damm, una carezza per la memoria
dal 21 gennaio al 2 febbraio
Centro sociale "Prof. G. Lorusso" - Filiano
La mostra ricorda 20 piccoli ebrei, provenienti da tutta Europa, deportati ad Auschwitz e da li ad Amburgo, per diventare cavie umane di esperimenti medici sulla tubercolosi.
Tra questi bambini ebrei uno era italiano, di Napoli, Sergio de Simone, di otto anni. A lui e' dedicata la copertina del libro di Maria Pia Bernicchia, edito da Proedi Editore che ha ispirato questa mostra.
La mostra è composta di 27 pannelli in formato 50x70.
Orario apertura al pubblico
Mattino: dalle ore 9:30 alle ore 12:30
Pomeriggio: dalle ore 16:00 alle ore 19:00
Il MASSACRO DI BULLENHUSER DAMM
I bambini ebrei appena giungevano nel campo di concentramento di Auschwitz-Birkenau venivano sottoposti ad una selezione.
I soggetti in età pediatrica inferiore ai 15 anni venivano subito avviati verso le camere a gas per lo sterminio dopo essere stati crudelmente separati dai genitori. Nei lager molti furono i medici che condussero infami esperimenti sui bambini prigionieri.
Dal 1943 al 1945 i gemelli e i bambini con tratti somatici “nordici” venivano selezionati dall’ufficiale medico Josef Mengele per i suoi studi criminali dall’esito sempre letale.
Nel complesso di Auschwitz-Monowitz-Birkenau non vi furono limiti né sull’efferatezza degli interventi né sul numero di soggetti da sottoporre a sperimentazione.
Auschwitz era talmente fornito di “materiale umano” che si poteva “esportare” come avvenne per un gruppo di 20 bambini trasferiti a Neuengamme per essere sottoposti alle ricerche del medico nazista Kurt Heissmeyr che aspirava alla cattedra universitaria.
Costui aveva deciso di eseguire studi sulla tubercolosi servendosi di cavie umane certo che i suoi studi avrebbero potuto portare ad un rivoluzionario vaccino contro tale malattia.
I 20 bambini giunsero a Neuengamme il 29 novembre 1944. Heissmeyr diede inizio ai suoi esperimenti pseudomedici nel gennaio 1945.
Egli iniettava ai bambini il bacillo della tubercolosi e, una volta, che si erano ammalati, li sottoponeva senza anestesia all’asportazione delle linfoghiandole per analizzarle. Il 20 aprile l’esperimento era fallito ed i bambini erano stremati e malati.
Poiché gli inglesi erano alle porte giunse l’ordine alle SS di trasferirli nella scuola amburghese di Bullenhuser Damm e di eliminarli.
Un’ora prima di mezzanotte ebbe inizio lo sterminio.
Nello scantinato della scuola furono impiccati.
Tra questi innocenti c’era anche un bimbo di origine napoletana di 7 anni che si chiamava Sergio De Simone.
Poiché il suo scarso peso di bambino denutrito non favoriva la stretta del nodo scorsoio, le SS si appesero ai suoi piedi per accelerare lo strangolamento.
Quella stessa notte i cadaveri dei bambini da Bullenhuser Damm furono nuovamente trasferiti a Neuengamme per essere cremati.
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