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Ypsilon: articolo in ricordo del giudice Pace

Riportiamo volentieri un bell'articolo di Lello Colangelo in ricordo del giudice Nicola Maria Pace, pubblicato all'interno del n. 3 - ottobre 2012 di "Ypsilon - Il Giornale dei Ragazzi" realizzato dall'Associazione Culturale "Amici di Ypsilon" di Avigliano.

 

LA MORTE PREMATURA DEL GIUDICE NICOLA PACE

Un grande magistrato, un testimone di impegno civile, un esempio per le vecchie e nuove generazioni

L’ultima volta che l’ho sentito è stato quando stavo preparando una pubblicazione per ricordare la figura e l’opera di Emanuele Gianturco attraverso le testimonianze dei magistrati aviglianesi, in occasione dell’anno dedicato al grande giurista e politico. Era il 2007. Una mattina dello scorso mese di agosto, parlando del più e del meno con alcuni amici comuni, seppi delle sue condizioni di salute che si stavano sempre più aggravando. Pochi giorni dopo, agli inizi di settembre, il magistrato Nicola Maria Pace, procuratore onorario presso la Corte di Cassazione e già procuratore della Repubblica a Brescia e Trieste moriva a Filiano, suo paese natale. È ricordato per essersi distinto, sopratutto, durante la permanenza alla guida della Procura di Matera, nelle indagini su traffici di rifiuti nucleari e a tutela dell’ambiente. E’ stato anche membro della Commissione Ecomafie al Ministero dell’Ambiente, su incarico del Consiglio Superiore della Magistratura, formatore nei corsi per i magistrati inquirenti italiani e stranieri, all’Istituto Superiore di Polizia di Roma e autore di numerosi saggi. Il sindaco Summa ha espresso il cordoglio della comunità aviglianese ricordando che Nicola Pace era nato a Filiano nel 1944 quando era ancora frazione di Avigliano.

E ad Avigliano “aveva frequentato le scuole elementari e medie in paese, abitando in Corso Gianturco, e aveva svolto il tirocinio per il concorso in Magistratura presso il compianto Notaio Leonardo Luigi Claps, nel solco della feconda tradizione giuridica aviglianese. Qualche anno fa Avigliano gli aveva voluto manifestare il proprio affetto e la propria riconoscenza conferendogli il Premio Arco.Un magistrato e, prima ancora, un aviglianese rigoroso e severo con se stesso, coscienzioso e zelante servitore dello Stato, un esempio autorevole e virtuoso che non dimenticheremo”.

(elleccì)

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